Susy, una ragazza squillo di Milano, riceve inopinatamente un castello da un suo vecchio cliente, il Barone Colletta di Sant'Omero. Recatasi sul posto in gramaglie, viene scambiata per la vedova del defunto signorotto e viene immediatamente circuita dal sindaco, dai componenti della giunta comunale e da altre persone tutte tendenti ad impadronirsi con pochi soldi della decadente proprietà, il cui futuro è garantito dall'espansione industriale del paesetto calabrese.
Susy si rende conto della situazione e astutamente ne approfitta, non disdegnando d'impegnare spregiudicatamente le sue grazie. Riesce infatti ad ottenere il voto unanime del consiglio comunale contro l'esproprio del suo terreno, e, gabbati tutti gli interessati corteggiatori, dedica il suo affetto a Corrado, tecnico di alcune importanti fabbriche della zona.