Da due mesi a questa parte i commercianti del quartiere si sentivano vessati e impossibilitati a lavorare: le multe fioccavano per ogni nonnulla.
I fatti del 12 aprile quindi, per quanto tristi, non mi hanno stupito.
Per risolvere il problema ci vuole rispetto e collaborazione, sia dalla parte cinese che da quella italiana.Il 12 aprile nel cuore della Chinatown in Via Paolo Sarpi a Milano si sono verificati scontri tra la polizia locale e i residenti cinesi.
Tutto è cominciato per la contestazione di una multa, ma l'episodio scatenante in sé è irrilevante: da due mesi a questa parte il Comune ha dichiarato guerra aicarrelli per il carico e scarico delle merci, pur avendo tollerato e autorizzato per anni che decine di negozi all'ingrosso venissero aperti nel quartiere.Un cambio di rotta improvviso che di fatto rende impossibile il lavoro e risulta difficile da accettare e capire. I controlli e le vessazioni di cui i cinesisi sentono vittime hanno esasperato gli animi sfociando nei disordini del 12 aprile.
Testimonianza raccolta da Lidia Casti