Serena Dandini presenta il suo libro "Avremo sempre Parigi", Rizzoli.
Dialoga con l'autrice Lorenzo Parolin.
«È colpa di Parigi se le mie passeggiate sentimentali sono in disordine alfabetico. Sono troppe le suggestioni e le presenze che si aggirano per la città per mantenere fede a un dizionario canonico. Il vento del Nord, che in certe sere d’autunno diventa forte e dispettoso, mi coglie sempre di sorpresa scompigliandomi i pensieri e soprattutto le lettere. Serge Gainsbourg è finito alla S, ma il suo posto d’onore poteva tranquillamente essere alla D di Dandy, accanto a una schiera di gentiluomini che insieme a Oscar Wilde hanno tenuto alto a Parigi il vessillo di questo club ricercato.» È così che Serena Dandini presenta questo suo alfabeto amoroso in cui ci accompagna dalla A di Arrondissement alla Z di Zinc attraversando la G di Gare, la M di Muri e la V di Verne. Una passeggiata vivace e imprevedibile per la sua città preferita, dove le passioni dell’autrice ci svelano a ogni angolo suggestioni, storie, personaggi indimenticabili e posti segreti da visitare di persona alla prima occasione o semplicemente sognare adagiati sul divano di casa. La strada di Montparnasse che una pioniera della Nouvelle Vague ha trasformato in una spiaggia, i bistrot in cui Hemingway e Fitzgerald si confessavano i loro crucci più intimi, i giardini sorti per il capriccio di una regina o l’intuizione di un banchiere filosofo, le nuove vie della street art… Come i protagonisti di Casablanca, anche noi «avremo sempre Parigi», che pure in questi anni duri continua a stupirci con la sua formidabile bellezza e la sua capacità di rialzare la testa. Da un’autrice poliedrica, una nuova avventura letteraria all’insegna della joie de vivre che oggi più che mai è giusto tributare a questa città unica.
Serena Dandini, dopo aver ideato e presentato programmi come La tv delle ragazze, Avanzi, Pippo Chennedy Show, L’ottavo nano e Parla con me, conduce su La7 The show must go off. Il suo esordio letterario Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini (Rizzoli, 2011) è stato un grande successo, seguito dalla raccolta di racconti Grazie per quella volta (Rizzoli, 2012) e da Ferite a morte (Rizzoli ControTempo 2013), il suo primo libro di narrazione dal quale è stata tratta una rappresentazione teatrale portata in tournée in Italia e all’estero.
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