Umberto Matino presenta il suo libro "I Rossi", Edizioni Biblioteca dell'Immagine.
Dialoga con l'autore Gigi Copiello.
I Tzimber, i boscaioli cimbri d’origine thodesca, non si sono mai estinti. Sono scesi dai monti nelle sottostanti valli alpine e sono diventati produttori – operai e imprenditori – creando, passo dopo passo, un comparto industriale, tessile e metalmeccanico, che già nell’Ottocento era fra i più importanti d’Italia e d’Europa. Quando è stato necessario si sono schierati gli uni contro gli altri, dando vita a una lotta di classe dura e spietata. Dalla grande epopea ottocentesca, ai giorni della rivolta giovanile e operaia degli anni Sessanta, in un giallo appassionante che attraversa l’Italia intera.
Umberto Matino è nato a Schio nel 1950. Laureato al Politecnico di Milano, vive e lavora tra Padova e Venezia. È dirigente di una grande società di ingegneria. “La Valle dell’Orco” è stato il suo primo romanzo. Abile narratore, Matino sa creare romanzi colti, ma anche divertenti e appassionanti, coniugando dettagli e ricerca storica con la suspense di un giallo, con una perfetta caratterizzazione dei protagonisti. Lo dimostra con questo suo ultimo lavoro, ma anche con i due precedenti titoli. Matino, che è nato a Schio, vive nonché lavora a Padova, ha esordito nel 2007 con La valle dell’Orco, un noir che ha avuto molto successo diventando un long seller, edito nel 2014 anche in Germania. La sua seconda opera, il romanzo L’ultima Anguàna (2011), ha vinto il premio GialloLimone-Piemonte ed è stato finalista al Premio Cortina.
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