Incontro con il docente e critico letterario Stefano Jossa
“Guardare dall’alto o verso l’alto? Calvino, Ariosto, Pinocchio e l’Italia a venire”
“Guardare dall’alto o verso l’alto? Calvino, Ariosto, Pinocchio e l’Italia a venire”. La Resistenza, secondo Italo Calvino, era fatta da cavalieri ariosteschi, che vagavano per le montagne proprio come i protagonisti dei poemi cavallereschi. Cosa voleva dire questo riferimento? Cos’hanno di ariostesco i partigiani? Fino a che punto la loro lotta può essere paragonata alla difesa dei Cristiani contro gli invasori musulmani? Chissà che in queste domande non sia il segreto di quell’altro Pinocchio, il Pin del Sentiero dei nidi di ragno, che è un progetto per il futuro dell’Italia.
Stefano Jossa insegna letteratura italiana all’Università di Palermo, dopo aver insegnato per 15 anni all’università di Londra. È stato De Sanctis Chair al Politecnico di Zurigo, Fulbright Distinguished Chair alla Northwestern University e Visiting Professor alle Università di Parma e Roma Tre. Tra i suoi libri: “Ariosto” (il Mulino 2009); “Un paese senza eroi. L’Italia da Jacopo Ortis a Montalbano” (Laterza 2012); “Scritture di resistenza. Sguardi politici dalla narrativa contemporanea” (con Claudia Boscolo; Carocci 2016); “La più bella del mondo. Perché amare la lingua italiana” (Einaudi 2018); “In balìa di Dante e Pinocchio. Per una critica della cultura italiana” (con Luciano Curreri; Mauvais Livres 2022). Sta preparando un Oxford Handbook of Italian Literature.
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