Michele Serra presenta il suo libro "Le cose che bruciano", Feltrinelli.
Dialoga con l'autore Mattia Signorini.
Furibondo per la bocciatura di un suo brillante progetto di legge, Attilio abbandona la carriera politica e si ritira in montagna, tra boschi e trattori. Condivide le sue giornate con la piccola comunità agreste che lo circonda: la vita all’aperto è la sua guarigione. Ma i ricordi incombono. Hanno la forma immateriale dei rapporti personali irrisolti, delle parole sprecate in televisione, delle occasioni perdute quando viveva in società. E hanno l’ingombro fisico degli oggetti che il passato ha accumulato attorno a lui. Casse e casse di libri, lettere, fotografie, documenti, mobili tarlati, cianfrusaglie. Il canapè di zia Vanda, liso e minaccioso, è il condottiero indiscusso di quello che Attilio considera un esercito invasore.
Vorrebbe liberarsi di quelle cataste e comincia a progettare roghi, per ridurre in cenere il lascito delle vite altrui. Sogna leggerezza, un cammino più spedito, più libero, sollevato dal ricatto della memoria. Fatalmente, brucerà quello che non avrebbe dovuto bruciare, in un finale di partita segnato dal classico colpo di scena e dominato dalla presenza delle donne: una moglie sempre in viaggio, la sorella femme fatale, la vicina di casa bulgara.
Attraverso l’eroe attaccabrighe e insofferente del romanzo, Michele Serra guarda allo spirito dei tempi facendone emergere la rabbia, l’inconcludenza, la comica mediocrità. Ma anche le piccole illuminazioni che salvano la vita.
“Abbiamo troppe cose, io e Maria. E in generale, checché se ne dica, abbiamo troppe cose tutti quanti.”
Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. Scrive su “la Repubblica” e “L’Espresso”. Scrive per il teatro e ha scritto per la televisione. Ha fondato e diretto il settimanale satirico “Cuore”. Per Feltrinelli ha pubblicato, tra l’altro, Il nuovo che avanza (1989), Poetastro (1993), Il ragazzo mucca (1997), Canzoni politiche (2000), Cerimonie (2002), Gli sdraiati (2013), Ognuno potrebbe (2015), Il grande libro delle Amache (2017), La sinistra e altre parole strane (2017) e Le cose che bruciano (2019).
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