Presentazione del libro “Opposizione” e incontro con l’autore Luca Telese
“Opposizione”. Un leader conservatore, ideologico, ancorato a categorie novecentesche: così viene dipinto Berlinguer all’inizio degli anni Ottanta. Analisti e giornalisti decretano che il suo tempo politico è finito e nella direzione del Pci monta un dissenso sempre più duro verso le sue scelte. Ma intanto, nel Paese, il segretario comunista è diventato un mito per intere masse di persone: compresi tanti che non votano per il suo partito. Il suo funerale, con milioni di italiani in lacrime che sfilano davanti alla bara, lo dimostrerà con l’evidenza di un lutto collettivo mai più provato dopo di allora. Cosa era successo? Semplice: Berlinguer, in quegli anni, aveva fatto opposizione. Difendeva gli interessi dei lavoratori, dei ceti popolari, degli ultimi, che per lui erano i primi. Luca Telese ripercorre oggi gli ultimi anni dell’avventura umana e politica di Enrico Berlinguer e la battaglia che lo portò a una morte epica e straziante, sul palco di Padova. Lo fa ridando voce, volti e nomi a un mondo ormai scomparso, ma la sua non è un’operazione nostalgia. È un messaggio attualissimo per la politica di oggi, per le sue ritrosie, per i suoi compromessi: l’opposizione è stata un’altra cosa. E potrebbe ancora esserlo.
Luca Telese (Cagliari 10 aprile. 1970), giornalista. Conduce L’attimo Fuggente su Giornale Radio e In Onda su la7. Scrive di politica, sport, spettacolo e varia umanità, ama Peter Gabriel e i Pink Floyd. Ha iniziato a lavorare quando c’era ancora il muro di Berlino, come stagista a Il Messaggero. Ha scritto per molti giornali italiani, ha fatto l’autore televisivo, è stato conduttore di Matrix. Ha pubblicato tredici libri, tra cui il dittico sugli anni di piombo (Cuori neri, Cuori contro), quello sul Cagliari e la Sardegna (Cuori rossoblu, Cuori campioni), la saga sul Pci e su Berlinguer (“Qualcuno era comunista”, “La scorta di Enrico”, “Opposizione”) e un saggio sul perché la sinistra ha perso, e su come può rivincere: “Tabula rasa”. Vive tra Roma e la Sardegna e ha un figlio adolescente che si chiama Enrico (non in omaggio a Enrico Papi).
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