Fabio Caressa presenta il suo libro "Sono tutte finali. La vita è una partita che tutti possiamo vincere", Vallardi.
Dialoga con l'autore Margherita Grotto.
Se il calcio riesce ad appassionare milioni di tifosi in tutto il mondo, unendo culture e latitudini così differenti, è perché, più di ogni altro sport, sa imbastire storie e creare leggende, evocare imprese gloriose e rovesci epocali, coniugare impeto e razionalità, condensare genio e sacrificio. Perché fa discutere ragazzini e pensionati, imprenditori e operai. Il calcio ci insegna che ci sono situazioni che non si possono controllare e altre, invece, che dipendono dal nostro impegno e dalla nostra motivazione; che la prodezza del singolo non può prescindere dalla coesione della squadra; che la teoria è importante solo se possiamo metterla in pratica. Ed è proprio partendo da queste premesse che Fabio Caressa disegna il suo «endecalogo» (undici regole, come un modulo calcistico). Il «cazzeggio creativo» di Allegri e l’«ombrello» di Mourinho, il percorso «testa-cuore» di Conte e quello inverso di Ancelotti, il modo in cui Sacchi suddivide il campo e quello in cui Guardiola suddivide il tempo, la «maledetta» di Pirlo e l’implacabilità sotto porta di Inzaghi: spiegandoci le dinamiche dei protagonisti di questo sport, Caressa ci mostra come vincere nel lavoro e nella vita.
La formula del successo? Proviamo con un bel 4-3-1-2:
Portiere: il talento, ovvero la somma di caratteristiche individuali e radici culturali.
Difensori: due colonne centrali – conoscenza e coraggio dell’originalità – e i terzini offensivi – perfetta esecuzione e cura dei particolari.
Centrocampisti: visione, gestione del gruppo, ascolto-condivisione.
Trequartista: cazzeggio creativo.
Attaccanti: rispetto (di quello che si fa, del gruppo, delle leadership) e adattabilità al cambiamento.
Fabio Caressa è giornalista, scrittore, conduttore e commentatore televisivo. Laureato in Scienze politiche alla LUISS, diplomato in Public Speaking all’Università di Los Angeles, è uno dei più amati giornalisti sportivi italiani. Ha seguito da telecronista Campionati europei e mondiali, Olimpiadi, Coppa America e Coppa d'Africa. È stato inviato di guerra in Afghanistan al seguito delle truppe italiane. Conduce da anni il suo Club su Sky e Radio Deejay. Dopo aver diretto per tre anni il canale SkySport24, è spesso chiamato dalle maggiori aziende italiane a tenere speech sulle più importanti tematiche di business. Sposato con la conduttrice televisiva Benedetta Parodi, ha tre figli.
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