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Il mare, cosa c'è sotto? - con Francesca Budillon

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A cura di Consiglio Nazionale delle Ricerche

Nel 2022 il peso complessivo della "tecnosfera", l'insieme cioè di tutti gli oggetti costruiti dall'Uomo, dalle automobili ai grattacieli, dai computer ai... francobolli, ha superato quello dell'intera biosfera, tutti gli esseri viventi vegetali e animali nel loro complesso! Meno noto è l'impatto dell'Uomo sui fondali marini, ma anche questo si sta estendendo in molte forme: la pesca a strascico, lo stendimento di cavi per le comunicazioni e di condotte per l'energia, le infrastrutture per la produzione di olio e gas, e le aree di sversamento rifiuti, spesso pericolosi, sono in aumento ma il loro impatto sugli ecosistemi e la salute non sono ancora noti. La Nave Oceanografica Gaia Blu è partita per la campagna AAA+ (Anthropocene At Augusta bay, Probing for human Litter through Underwater Surveys) da Catania il 1° ottobre 2024 con destinazione Ionio Occidentale e ha navigato per 8 giorni lungo il margine siciliano per esplorare alcune tra le aree più impattate antropicamente e per osservare le eventuali modifiche dei fondali marini occorse negli ultimi 20 anni.

Ci siamo collegati con i ricercatori del CNR che a bordo della nave utilizzeranno sistemi geofisici per scandagliare il fondale, per distinguere le morfologie naturali dei fondali e quelle invece create dall’uomo, e diversi sistemi di campionamento di sedimenti marini e acque profonde per identificare eventuali elementi inquinanti. Si è cercato di mappare le aree in cui l’azione dell’uomo ha compromesso l’integrità dei fondali e si cercherà di delimitare quelle in cui sarebbe opportuno mettere in atto misure di protezione, di salvaguardia o di riqualificazione (restoration). Questa campagna trova ispirazione negli Obiettivi prioritari per lo Sviluppo Sostenibile indicati dalle Nazioni Unite, a cui la comunità scientifica è chiamata a contribuire, e in particolare all'Obiettivo 14 - "Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile".

Pensato per il III anno scuola secondaria di primo grado e la scuola secondaria di secondo grado.

Visita: www.cicap.org


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