N.A.Di.R. informa: si ringrazia
Padre Giovanni Querzani per averci fornito un documento tanto importante quanto crudo, tanto che ci troviamocostretti a segnalare che per la crudezza e la violenza delle immagini proposte la visione è consigliata ad un pubblico adulto e preparato, ma crediamofermamente che solo attraverso la divulgazione dell’informazione vera che a volte può presentarsi difficile da affrontare, si possa creare quella coscienzacollettiva che sola può evitare che tali tragedie abbiano a ripetersi.Il Rwanda, un Paese dove la povertà di ogni giorno si fonde con la gioia di vivere, un Paese di gente laboriosa, semplice e cordiale, ma che nella sua storianasconde antiche oppressioni, pesanti discriminazioni. Dopo secoli di supremazia Tutsi, favorita dalla colonizzazione belga, nel 1959 gli Hutu si ribellano eprendono in mano la guida del Paese volto verso l’indipendenza.
Nel 1990 i figli degli esuli Tutsi, militanti nell’esercito ugandese, si organizzano come forza militare autonoma "Il Fronte Patriottico Ruandese"
e sferrano l'attacco contro il Rwanda per riacquisire il potere... è la guerra che porterà al genocidio (si contano più di 1 milione di morti)
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