Sun Tzu, ne L'arte della guerra, sottolinea la strategia e l'intelligenza come fondamentali per vincere senza combattere, preservando risorse e territori. Egli enfatizza che la vittoria ideale deriva dall'adattamento al terreno, dalla pazienza e dalla preparazione. Il vantaggio numerico svolge un ruolo cruciale, consentendo assedi, attacchi o divisioni strategiche dell'esercito. Le forze superiori devono sfruttare il loro vantaggio con attacchi decisivi, mentre le forze inferiori devono evitare scontri diretti, cercando tattiche di guerriglia o ritirate strategiche. Esempi storici, come Ciro che conquista Babilonia con la propaganda e la pacificazione, contrastano con Riccardo Cuor di Leone, la cui devastazione a Cipro generò perdite strategiche. Sun Tzu conclude che la conoscenza del nemico e di se stessi è essenziale per raggiungere la vittoria con il minimo di conflitto diretto possibile.