La mattina del 25 giugno 1967, Comelico, nel bellunese, fu scossa da un'esplosione: un traliccio dell'alta tensione venne minato dai terroristi altoatesini. Una prima pattuglia accorre sul posto e cade in una trappola esplosiva, costando la vita a un alpino di nemmeno 21 anni. Una seconda squadra artificieri rimane vittima di un'altra bomba nascosta poche ore dopo: muoiono altri tre soldati, un quarto rimane gravemente ferito. La strage di Cima Vallona rappresenta il culmine dell'attività del BAS, gruppo separatista che adotta il terrorismo come metodo e che è sostenuto da ex nazisti tedeschi e austriaci. Tutta gente che non pagherà mai il conto con la giustizia.