Il fenomeno Twin Peaks viene prima di Twin Peaks stesso. E questo la dice lunga s'un fenomeno che ha generato mostri critici e incoronazioni tanto altisonanti quanto inutili. Fermo rimane che questa Serie, meritatamente spartiacque e capostipite di un nuovo modo di intendere la narrazione del mistero, ha un fascino e una struttura concettuale che hanno molto da dire e su cui discutere. Giustamente divenuta un Cult dei Cult, Twin Peaks annovera comunque buffonate inqualificabili, puntualmente giustificate (persino difese) dagli appassionati e dagli intellettualoidi di turno poiché: "David Lynch bisogna capirlo"; così, in sostanza, ci viene detto; insieme al famoso «Non è per tutti» certo. Quindi inevitabile cercare di portare un contributo critico che tenti di fare luce sulle prime due stagioni e sul prequel «Fuoco Cammina con Me», discutendo le controversie principali e cercando di focalizzare David Lynch autore, nella sua effettiva portata per il mondo del Cinema e dell'arte in genere, e anche fare luce sulla dialettica manipolatrice e sugli autoinganni che questi fenomeni generano, scoprendo, comunque, là proprio dove la critica del tempo aveva attaccato, che qualcosa di dannatamente interessante era stato ingiustamente messo alla gogna.