L'On. Mauro Fabris, Capogruppo dell'Udeur alla Camera dei Deputati, è
intervistato da Roberta Lombardi (Reset Class Action National Group) sulla
questione dell'introduzione in Italia dell'istituto legale Class Action.
Ben 8 Proposte di Legge sull'argomento sono in discussione in Commissione Giustizia.Ma solo 4 PdL mirano realmente ad introdurre in Italia questo potente strumento di tutela
collettiva. Le altre, incluso il Disegno di Legge del Governo, vanno incontro
generosamente alle esigenze delle corporazioni e dei
poteri forti snaturando
completamente la natura di questo istituto processuale, a detrimento degli interessi della
collettività.
Le associazioni riconosciute dal Ministero dello sviluppo economico ed iscritte al CNCU,
secondo il Disegno italo-governativo, sarebbero le uniche, insieme alle camere di
commercio e a non meglio specificate
associazioni di professionisti, a poter condurre
cause collettive in Italia. La
class action governativa non prevede risarcimenti
automatici, spese legali
GRATUITE (ovvero a carico degli avvocati) ed il decisivo
danno punitivo in caso di soccombenza del convenuto, e inoltre non tutela il
consumatore-cittadino
fermandosi al riconoscimento del danno e
abbandondolo nella
fase processuale risarcitoria, difronte ai colossi della finanza e dell'industria. Se vorrà
concretamente essere risarcito, dovrà pagarsi un avvocato ed affrontare individualmente
BANCHE,
ASSICURAZIONI e
GRANDI AZIENDE.
La stragrande maggioranza dell'associazionismo italiano, nonostante il silenzio assordante
dei
MEDIA, sostiene le PdL degli Onorevoli
Fabris(Udeur),
Poretti (RnP),
Pedica(IdV)
e
Grillini(SD) in questa dura lotta per il bene della collettività.
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