La chiamavamo Misery perchè assomigliava a Kathy Bates in "Misery non deve morire"... I ricordi di una donna che punta il dito contro iBosniaci Musulmani, assassini dei suoi figli..."La chiamavamo Misery anche se di Kathy Bates non aveva quasi nulla eccetto qualche taglia di troppo. La somiglianza era psicologica se si puòintendere psicologica una qualche somiglianza tra due persone. Stesso nevrastenico modo di fare, stessa rabbiosa veemenza, stessa influenza ansiogenasu chiunque nel raggio di dieci metri.
Era una donna sui sessanta, di media statura, capelli ricci e bianchi, occhi chiari, viso largo, tondo, gonfio sul quale la bocca, dalle labbra rossee sottili, sembrava essere stata incisa con uno sfregio di taglierino."
Quando vedevi Misery c'era solo una cosa da fare: scappare prima che fosse lei a vedere te.Un vecchio professore, sopravvissuto all'assedio della città di Vukovar - Croazia. La sua accusa è diretta ai Serbi Ortodossi di Milosevic:è tutta colpa loro... è tutta colpa loro... "A quel punto accadde qualcosa di strano. Vidi il vecchietto che tornava al cassetto del comodino e neafferrava la maniglia. Il rossore sulle guance si era spento all'improvviso e la fronte si era corrugata. Le mani si muovevano nervose e veloci comese il vecchietto avesse qualcosa di molto importante da fare e poco, pochissimo tempo. Qualcosa di vitale, prima che l'ultima ragazza della fila fosse
uscita dalla stanza. Ora estrae una pistola, sì, ne sono certo, una bella calibro nove dal cassetto o una vecchia pistola russa di quelle che la poliziausava sotto il regime titoista. Il pollice scheletrico abbassa il cane, mentre tenta di conservare il polso il più fermo possibile. ora prende la mira e...
Feci un passo in avanti con il terrore negli occhi."
Scritto e interpretato da
Marco CortesiConsulenza storica di
Lucia ZacchiniTRATTO DA UNA STORIA VERA
Guarda il PromoGuarda il Capitolo 1: MemorieGuarda il Capitolo 2: ArrivoGuarda il Capitolo 3: Giustificazioni Guarda il Capitolo 4: Barbed WireGuarda il Capitolo 5: Misery"Nel Suo Nome" prende il via dal monologo teatrale de "Le donne di Pola" scritto e interpretato da Marco Cortesi, uno spettacolo con oltre 270 repliche,il sostegno di decine e decine di Associazioni e Città, l'intervento del Governo Italiano per la sua messa in scena presso il Consolato in Montenegroin occasione della "Giornata della Cultura Italiana nel Mondo". Da "Le donne di Pola" nasce "Nel Suo Nome" scritto e interpretato da Marco Cortesi ebasato su una storia vera. "Nel Suo Nome" è un monologo-documentario alla ricerca della Verità che si nasconde dietro una delle guerre "di religione"e "di etnia" più sanguinose e terribili della Storia: la Guerra in Ex-Jugoslavia.
Cosa può portare un uomo ad uccidere sua moglie solo perché crede in un Dio differente dal Suo?
Cosa ha spinto vicini, amici, familiari a massacrarsi a vicenda nel nome di una "pulizia etnica" da difendere a tutti i costi?
Cosa si cela dietro la parola "guerra di culture" e cosa potrebbe accadere oggi se questa lezione venisse dimenticata troppo presto?
Picchiano con il calcio del fucile alla nostra porta. C'è un uomo alto, senza capelli con la barba grigia ed una fascia verde al braccio.Dietro di lui due ragazzi giovani, armati. Guarda me, guarda i miei bambini. Poi sorride. "Fuori. Per favore." I miei bambini cominciano a piangere."Andrà tutto bene... andrà tutto bene" continuo a ripetere loro. Ma Dio solo sa cosa ci attendeva oltre la porta."NEL SUO NOME":
un film-documentario a puntate: 1 capitolo ogni settimana per 10 settimane, in onda tutti i lunedi su Arcoiris TV"NEL SUO NOME"
sostiene Amnesty International ItaliaVisita il sito del film:
www.marco-cortesi.comVisita il sito di Amnesty International Italia:
www.amnesty.it