9 agosto 1918: una squadriglia di aerei italiani SVA9 decolla dal campo di San Pelagio, nel padovano, per una missione rischiosa, quasi folle. L'obiettivo è Vienna, capitale dell'impero austro-ungarico. Non per un bombardamento: a bordo del velivolo trasportano decine di migliaia di volantini tricolori con un messaggio scritto da un giornalista del "Corsera" che invita i viennesi a denunciare la guerra in corso da quattro anni. L'idea di quel volo è quella di un poeta e letterato, un uomo dalle tante passioni e dai tanti amanti, audace nei versi e nei comportamenti, perseguitato dai creditori. Un uomo di nome Gabriele D'Annunzio.