"Avvocato, gradisce un caffè?" La mattina del 22 marzo 1986, dopo due giorni di coma, muore uno degli uomini dei misteri d'Italia. 96 ore prima era stato condannato all'ergastolo per l'omicidio Ambrosoli, poi era arrivato quel caffè corretto al cianuro. Omicidio? Suicidio? Nessuno riesce a capire esattamente la dinamica della morte di Michele Sindona. Dietro di sé l'avvocato fiscalista di Patti lascia un impero crollato, una bancarotta dopo l'altra, il tentativo (fallito) di scalare la finanza italiana, gli scontri con Guido Carli, gli appoggi di Andreotti, l'ombra insistente della P2. E l'ordine vigliacco di assassinare un eroe borghese che stava soltanto facendo il proprio dovere.