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Perché mangiamo l'agnello a Pasqua e perché dovremmo smettere di farlo

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Perché si mangia l'agnello a Pasqua? Per i Cristiani, è un modo per ricordare il sacrificio fatto da Cristo. Nei Vangeli però non si parla in modo esplicito di sacrifici o rituali legati a questo animale e mangiare l'agnello a Pasqua non è un obbligo per la Chiesa. Eppure, ogni anno si ripete la mattanza: solo nel 2020 sono stati macellati circa 2 milioni di agnelli, di cui 300 mila nel periodo di Pasqua.

La sofferenza degli agnelli che vengono uccisi ancora prima di essere svezzati non è l'unico motivo per cui dovremmo smettere di mangiare la loro carne a Pasqua. Per ogni chilo di carne di agnello prodotta, infatti, vengono rilasciati oltre 39 kg di CO2: è tra le carni più “inquinanti” al mondo.

Insomma, non solo ammazziamo agnelli in nome di una tradizione ormai priva di significato, ma contribuiamo all’inquinamento del pianeta.

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