Per Agostino la conoscenza era “tensione all’infinito” e comportava un sapere intellettuale profondo, affidato all’erudizione e alla sua trasmissione per apprendimento ed esperienza. Oggi molti affidano la loro sete di sapere ad una scelta dell’algoritmo. La conoscenza ha ancora un significato di approfondimento o è solamente la risposta tecnica ed immediata ad un fabbisogno? Sistemi di intelligenza artificiale vanno accompagnati dalla consapevolezza critica di chi governa.
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