Alle prime luci del 4 settembre 1982 un cartello appare in via Isidoro Carini a Palermo: "Qui è morta la speranza dei palermitani onesti". In quel luogo, poche ore prima nella sera del 3 settembre, un commando mafioso aveva assassinato il prefetto ed ex generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, la sua seconda moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo. La strage di via Carini rappresenta ancora oggi un buco nero nelle indagini sugli intrecci tra Cosa Nostra e politica: caso Moro, omicidio Pecorelli, P2 sono alcuni degli elementi che si rincorrono e si incastrano. Assieme alla singolarità di una cassaforte che doveva essere piena di documenti ma verrà trovata vuota, dopo undici giorni spesi alla ricerca delle chiavi per aprirla.