La tragedia cosmica di
Limite si svolge su una barca. In uno scenario irreale e altamente metaforico, tre persone, un uomo
e due donne, incrociano i propri destini e si raccontano i propri vissuti, drammatici e singolari. Scappata di prigione,
la prima donna non trova pace, e viene costretta ad una fuga continua e disperata; la seconda protagonista, moglie di un
pianista di cinema eternamente ubriaco, si dibatte nello scallore e nella monotonia della propria esistenza. Anche l'uomo
narra la propria vicenda personale: vedovo, intrattenendo una relazione clandestina con una donna sposata, apprende dal marito
di lei che l'amante è affetta da lebbra. Terrorizzato, si dispera e fugge. La barca comincia a riempirsi di acqua e al
vicino disastro i tre personaggi reagiscono in maniere differenti. Tornata la quiete, rimarrà solo la prima donna,aggrappata ad un provvidenziale pezzo di legno.
Realizzato nel 1931, il film è stato presentato pubblicamente il 4 maggio di quell'anno, al Cinema Capitolio-Cinelandia,
nel centro di Rio de Janeiro. Non è mai stato proiettato a fini commerciali. Il restauro iniziò nel 1958, per iniziativa
di
Plinio Sussekind Rocha, su indirizzo di Saulo Pereira de Melho, e terminò nel 1971.
Regia: Mário Peixoto
Fotografici: Edgar Brasil
Interpreti: Olga Breno, Taciana Rei, Raul Schnoor, Brutus Pedrera, Mário Peixoto, Edgar Brazil, Carmen Santos
Produzione: Mario Peixoto RJ
Anno di produzione: 1931
Paese: Brasile
Cortesia del Festival de Cine Latino Americano de Trieste