La scena reggae giamaicana e' dominata dagli uomini ed una donna artista deve lavorare molto piu' duro dei suoi colleghi per mostrare quanto vale ed essereaccettata: la cantante di cui stiamo parlando, oltre a sviluppare il suo talento ha deciso di scrivere le liriche dei suoi brani dalla prospettiva peculiaredi una donna giamaicana con le sue speranze e le sue disillusioni. Tanya Stephens si puo' considerare gia' una veterana della scena reggae ma solo di recenteha allargato la sua popolarita' grazie al suo mega-hit 'It's a pity' ed al suo bellissimo ultimo CD 'Rebelution'. E' nata il 2 luglio 1973 (il suo vero nome e'Vivienne Stephenson) ed e' stata incoraggiata dal produttore Barry O'Hare ad Ocho Rios, la sua citta' di provenienza. Questo importante personaggio ha prodottonel 1994 il suo primo album 'Big things a gwaan', seguito nel 1997 da 'Too hype', una collezione dei suoi migliori singoli con l'aggiunta di qualche branonuovo. Tra i suoi successi maggiori abbiamo 'Handle the ride', 'Yu nuh ready fi this yet', 'Part time lover', 'Think it over' e 'Man fi rule'. Dal 1998 al 2001Tanya ha vissuto in Svezia per partcipare ad un progetto di rock alternativo poi conclusosi senza successo. Al suo ritorno in patria la cantante ha lavoratoduro per riambientarsi nella scena di Kingston e riprendere terreno ed il premio per il suo lavoro e' stata l'opportunita' di far uscire sulla etichetta americanaVP l'album 'Gangsta blues' che nel 2004 ha proposto l'artista nella sua nuova veste di cantautrice reggae ed ha avuto un ottimo riscontro. La prosecuzione logicadel lavoro di 'Gangsta blues' è come si è detto 'Rebelution' del 2006: in questo lavoro Tanya mostra grande maturità attraverso le sue bellissime ballate ed i suoitesti dalla grande qualità poetica e la volontà di affrontare senza ipocrisia grandi temi come l'omofobia ed il razzismo. Un breve tour italiano nei primi mesi del2007 ha mostrato Tanya Stephens in ottima forma: non vediamo l'ora di rivederla al Rivellino!
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