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Pedoclastia. I danni dell'educazione cristiana sui minori e sulla società.

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Si può uccidere un figlio per amore? L'amore ha bisogno di sacrifici umani? Davvero la salvezza dell'uomo deriva dal martirio di un incolpevole?
I principi cardine dell'insegnamento cristiano, sottoposti alla critica dell'igiene affettiva e psicologica, rivelano un profondo e sconcertantesignificato di violenza. È colpevole non denunciare questa dannosa suggestione riversata sui bambini, che ha prodotto generazioni di persecutori e vittime.
Intervista a Sergio Martella, psicoterapeuta e saggista.
Produzione: Arcoiris Bologna
Visita il sito: www.mediconadir.it
Visita il sito: www.arte-e-psiche.com

7 commenti


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22 Maggio 2021
11:49

È una merda di video. Fatto male, fazioso, senza alcun fondamento. La persona che parla dovrebbe vergognarsi di ciò che dice. Un esempio di bruttura psicologica, morale e logica.

barney

16 Novembre 2007
17:21

Ho letto il documento che il signor Martella ha invitato a leggere. Debbo confermare quanto scritto nei precedenti commenti. Tutte le affermazioni fatte, penso siano frutto di un pregiudizio che inquina la reale portata degli scritti e documenti citati dal signor Martella. La realtà, inoltre, non suffraga tale denuncia tramite lettera e video-intervista. Ripeto l'invito fatto nei precedenti commenti (invito valido anche per il signor Martella), di chiedere un confronto, su tali argomenti, con persone di fede (preferibilmente più di uno). Saluti

Giovanni Marucci

14 Novembre 2007
21:20

E' la solita critica mossa da chi considera il cristianesimo una religione. Gesù ci avverte che Egli è la Via, la Verità, la Vita. Viene quindi a sanare la memoria dell'Umanità nel solo modo possibile: condividendone le esperienze che vengono dalla mancanza di conoscenza. Gesù, quindi, non vuole essere un simbolo ma un esempio che si concretizza nell'AMARE GLI ALTRI FINO A DARE PER IL NOSTRO PROSSIMO LA NOSTRA VITA ( che non è necessariamente il sacrificio della nostra vita ma è mettere la nostra vita a disposizione degli altri). In un simile contesto Gesù ci mostra il piu' alto esempio di condivisione e di libertà. Parlare di Catechismi e di altre cose di sicuro non è entrare nel cuore stesso del Cristianesimo ma delle Istituzioni che sono si' necessarie ma non fondamentali per il credo Cristiano. Vi sono esempi piu' terribili del problema esposto dal dottore ma che non vengono presi in considerazione perchè non rappresentano l'Unica Rivoluzione che sia avvenuta nell'Umanità: l'Avvento di Cristo e che quindi non interessano le culture anticristiane. Buona giornata. p.s. è il secondo commento che invio, il primo non è stato accettato. E' veramente arcoiris libera? http:blog.libero.it/vitapoetica è il mio blog nel quale arcoiris è ampiamente pubblicizzato perchè rappresenta per me (fino a prova contraria) un elemento di libertà. scusate l'aggiunta. buona giornata

antimo ceparano

8 Novembre 2007
23:59

http://www.arte-e-psiche.com/M_A/Denuncia%20il%20catechismo.pdf La fonte dell'identità cattolica è nel Vangelo e nella summa pedagogico prescrittiva che è il Catechismo della chiesa cattolica. Lì - e non nella tradizione ebraica della bibbia ! - le esternazioni sulla volontà del ruolo genitoriale in senso pedoclastico sono inconfutabile. Invito chiunque a utilizzare l'indirizzo riportato su in alto per leggere le critiche circostanziate ai passaggi del catechismo che maggiormente contraddicono i principi fondamentali del rispetto umano. Naturalmente l'invito è per chi voglia davvero approfondire l'analisi, non per chi è in cattiva fede. S. M.

sergio Martella

8 Novembre 2007
09:54

L'intervista l'ho ascoltata più volte e l'ho fatta sentire anche ad altri, ma siamo arrivati alle medesime conclusioni. E' vero non l'ho fatta sentire ad anticristiani, ma penso che certi "fatti" (padre con diritto di vita o di morte sul figlio, per prendere un esempio) si valutino solo oggettivamente, quindi, senza campanilismi di sorta. Ci sono uomini che nel nome di Cristo fanno cose orrende come le guerre? Nel nome di Cristo fanno anche tutto quello che il signor Martella ha detto? Lo fanno nel nome di Cristo, ma nella Bibbia non sta scritto nulla del genere, quindi non si può dire che sta scritto, o che tra le righe spinga a.... La Bibbia non è un insieme di codici di comportamento. Quelle persone che fanno quei danni (sicuramente esistono), interpreteranno pregiudizialmente le scritture, quindi, non leggendole e tanto più meditarle. Ci sono e ci sono stati problemi a livello educativo gravi? Non sono appannaggio solo dei credenti (in generale), ma abbracciano tutti, non credenti e antireligiosi in genere compresi. In questi tempi, poi, di credenti ce ne sono molto, ma molto pochi. Non discuto le competenze specifiche del signor Martella nel campo della psicologia, ma fare dei collegamenti del genere penso sia frutto del pregiudizio (in questo caso anticristiano), il quale, appunto, pregiudica un'attenta lettura degli scritti e dei fatti, nonché mette un qualche dubbio, se non la competenza specifica, almeno l'onestà della persona. Ripeto a tutti di far vedere il filmato anche a uomini di fede (Zanotelli? Arturo Paoli? Carlo Molari? ..., ne cito solo alcuni) o anche teologi o esegeti, ma anche un normale prete, che possono aiutarvi nella lettura di queste scritture (perché è da lì che pare partano i problemi, quindi, è necessario andare alle fonti per capire) e valutare se realmente questo collegamento esiste. In caso affermativo, sarei contento me lo faceste sapere. Saluti

Giovanni Marucci

7 Novembre 2007
21:29

Marucci, temo sia lei a non capire... eppure basterebbe qualche rudimento della materia di cui si occupa Martella; si sono troppo codificati quei contenuti perché proprio un cristiano ne riconosca i meccanismi liberati da una lettura religiosa. Con questo non voglio dire di credere a una consequenzialità così "rigida", come la descrive Martella, ma certo quanto asserisce merita considerazione.

Eutopoi

5 Novembre 2007
16:15

Ho la netta sensazione che il Signor Martella estrapoli frasi da scritture (quali?) e poi le interpreti a modo suo. Non ho mai letto né ascoltato nulla del genere in vita mia. Di quali fondamenti della fede parla? Non certo del cristianesimo. Padre che ha diritto di vita o di morte sul figlio? Ma quando mai! Dove lo ha trovato scritto. Dove e quando ha visto tutto ciò. Il signor Martella non ha offerto un'analisi obiettiva, ma ha solo mostrato il suo odio nei confronti del cristianesimo, producendosi in una serie di affermazioni non vere. Dice di avere delle competenze, quali? ha mai letto la bibbia? come? Se quel che ha detto proviene da una lettura biblica la sua interpretazione mi ricorda molto quella dei testimoni di geova. Non so veramente a cosa si riferisse, ma a questo punto mi viene il dubbio se stesse parlando della sua esperienza personale, del suo rapporto con i genitori o altro, non so. Invito tutti coloro che lo hanno votato a confrontare ciò che hanno ascoltato, con quanto, uomini di fede (e ce ne sono tanti) e non, diranno loro sugli stessi argomenti. Saluti

Giovanni Marucci