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Telmo Pievani: i privilegi e le ingerenze del Vaticano

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I privilegi e le ingerenze del Vaticano
Insieme a Carla Castellacci, il professor Telmo Pievani ha scritto un libro per criticare le "sante ragioni" con le quali la Chiesa Cattolicacondiziona la vita pubblica italiana.Il libro si intitola "Sante Ragioni" ed è edito da Chiarelettere.Piero Ricca lo ha intervistato.
Visita il sito: www.pieroricca.org

2 commenti


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7 Febbraio 2008
09:29

E' evidente che da un po' di anni si sta manifestando chiaramente un'avversione al cattolicesimo. La Chiesa di errori ne ha fatti tanti, ne fa e ne farà ancora (come tutte le persone, scienziati compresi), ma qui mi sembra ci si trovi davanti di fronte a persone che mirino solo a colpirla usando ogni pretesto. Pensare che i vertici della chiesa in realtà comandino il Paese è come quando Berlusconi afferma che sono i comunisti ad aver governato da sempre. Tutte le persone che non la pensano, o si pongono un minimo dubbio (sbagliato o giusto che sia), su ciò che una parte della scienza dice (anzi! della scienza perché chi non la pensa come i cosiddetti laici è uno scienziato vittima di lavaggio del cervello, quindi, non scienziato), vengono tacciate di essere succubi della gerarchia cattolica, persone prive del libero arbitrio.... Nel frattempo chi dimostra di stare sul piedistallo, di possedere verità e di dispensarla, sono proprio questi signori. In psicologia non si parla di "proiezione"? Se queste persone pensassero ad affrontare gli argomenti in maniera "laica" senza condirle di tante fantasie, voglia di imporre il proprio "credo", senza mettersi un briciolo in discussione e, per finire, pensare che le altre persone (nei casi in cui hanno pienamente ragione), invece di essere nemiche, abbiano bisogno di maturare determinate conoscenze, farebbero fare all'umanità dei reali passi avanti. Così facendo, in realtà, non portano dei fatti, degli argomenti, ma tendono solo ad attaccare un loro nemico. Una commissione di bioetica fatta solo da scienziati potrebbe essere pericolosa oltre che ingiusta, perché i danni della scienza (come anche i benefici) ricadono su tutti, per cui relegare certe decisioni "superiori" solo ai tecnici (che possono facilmente sforare nello scientismo) mi sembra poco opportuno. Non continuo in questa discussione perché faremmo solo i "pallettari" tennisticamente parlando. Termino riportando alcune osservazioni fatte da scienziati (laici? mah! a detta di alcuni no): "Perché quando si parla di ricerca scientifica si parla solo di staminali embrionali e non di TUTTA la ricerca scientifica?" "Perché si continua ad insistere sulla ricerca relativa alle staminali embrionali quando non ha dato risultati (se non disastrosi)?" "Perché non si parla mai degli ulteriori passi avanti fatti sulle staminali adulte (che in parte già esistevano prima del referendum)?" Per il momento la ricerca sulle staminali adulte sta dando dei risultati, quella sulle staminali embrionali no. Cordiali saluti

Giovanni Marucci

22 Dicembre 2007
10:39

Sono assulutamente d'accordo su tutto. Non sostituirei però, da laico convinto, una chiesa con un'altra: la cosiddetta "comunità scientifica", che spesso agisce in modo totalmente autoreferenziale, divora ingenti risorse economiche e poco fa ber il benessere e la salute di tutti noi.

ignazio de simone