Un titolo provocatorio per un incontro organizzato dall'associazione "Città dell'uomo" sulla figura del filosofo
Antonio Rosmini, recentemente beatificato.
Antonio Rosmini rappresentò nel XIX secolo la massima espressione di quei cattolici che si impegnarono per una soluzione, non traumatica ma positiva nel reciprocointeresse, del rapporto tra il potere temporale della Chiesa e la nascente nazione italiana.
Antonio Rosmini ha lasciato una ampia proposta di riforma della Chiesa, che è contenuta soprattutto nel "Delle cinque piaghe della Santa Chiesa".Essa verrà recepita in buona parte solo al Concilio Vaticano II dopo aver percorso, in modo più o meno sotterraneo, un secolo della storia del cattolicesimoitaliano ed europeo. In esso Rosmini denuncia i mali della Chiesa indicando in un ritorno alle fonti (Vangelo, Padri della Chiesa e prassi dei primi secoli)la possibilità per essa di "risorgere" e di essere nuovamente testimone credibile del messaggio evangelico. Tutta la storia della Chiesa viene analiticamentecoinvolta nella denuncia, indicando gli errori via via commessi, da quello della subordinazione al potere civile o della commistione con esso, allo spirito diguadagno e di potere fino ad una pratica dei riti lontana dal popolo e a tanti altri. Vengono anche proposti alti valori spirituali di comunione e di unità nellaChiesa che sono esistiti nei primi secoli ed il cui abbandono ha contribuito alle lacerazioni, in primis quella che ha dato vita alla Riforma protestante. Hanno partecipato all'incontro
Fulvio De Giorgi (Università di Modena e Reggio Emilia),
Michele Dossi e
Paolo Marangon (Istituto superiore di Scienzereligiose di Trento). Ha moderato
Guido Formigoni.
Servizio a cura di Lidia Casti: Arcoiris Milanowww.cittadelluomo.itwww.noisiamochiesa.org