"UCCIDERE UN USIGNOLO - La tragica e ingiusta morte di Riccardo Rasman"
Riccardo Rasman era malato di mente, aveva una invalidità riconosciuta dallo Stato.
Distrutta la sua psiche da atti di nonnismo subiti in giovane età, viveva con i genitori che lo seguivano giorno per giorno con amore.
Un gigante buono... Non smetto di pensare a "qualcuno volò sul nido del cuculo", alla follia dei normali verso i pazzi.
Un giorno Riccardo decide di passare qualche ora a casa sua senza la compagnia dei genitori, al quarto piano di una palazzinain un enorme complesso di abitazioni nella periferia di Trieste. Fa cose strane, come può fare un malato di mente: si spoglia completamente,va sul balcone, lancia due o tre petardi (che non verranno mai sequestrati) nel parcheggio. Uno di questi esplode vicino ad una ragazza.
Questa, spaventata, avverte i genitori del "pericolo", i quali chiamano la polizia.
Ci si può aspettare che gli agenti possano fare irruzione nel suo appartamento ed ucciderlo?
Possibile che non chiamino il 118 e il centro di salute mentale che lo aveva in cura e che distava pochi chilometri dal posto?
Possibile che abbiano colpito ripetutamente Riccardo con il piede di porco utilizzato per scardinare la porta di ingresso? Possibile usare il fil di ferro per legare i piedi?
Possibile che nonostante tutto il PM abbia chiesto l'archiviazione?
Tutto questo è possibile, in una Italia martoriata da vicende orribili e censurate.
AVVERTENZA: Il video contiene fotografie ed immagini crude e impressionanti girate dalla Polizia Scientifica dopo la morte di Riccardo.
PRODUZIONE: Associazione Feedback Video
REGIA: Paolo Bertazza
LUOGO E DATA: Trieste, 26 Febbraio 2008
Visita: www.feedbackvideo.it