Se concepiamo il lavoro non come un’azione strumentale ma come una pratica la cui esistenza è collocata all’interno di una struttura sociale e normativa di riconoscimento, com’è possibile ripensare il rapporto tra attività lavorativa e opera?
La grande scoperta tecnica del cannocchiale è presentata attraverso il Sidereus nuncius di Galileo Galilei, evidenziando come la figura di scienziato e quella di ingegnere finiscano per sovrapporsi attraverso la funzione teorico-pratica dello strumento.
Cosa distingue il bello dall’arte e dalla techne? L’apparire del bello, sin dalle origini, non ha a che fare con l’estetica o la produzione ma rinvia ad altro e richiama quell’eccedenza che è la ricerca della verità.
Jean-Luc Nancy, uno tra i più rilevanti pensatori della relazione con l’altro, presenta un originale ripensamento della belligeranza del pensiero e delle armi della critica di fronte al suo svuotamento contemporaneo.
Il testo di Theodor Adorno, "Teoria estetica", è presentato mettendo in evidenza l’intreccio e la complementarietà di arte e filosofia che emerge dalle sue pagine, insieme al significato politico del brutto nell’arte.
Come varia e come si può descrivere l’esperienza che abbiamo della città? Attraverso la storia del complesso cittadino si esplicitano le dinamiche all’origine della sua costruzione e della sua attualità.