Gli dei olimpici erano concepiti come la proiezione di una società aristocratica dedita ad attività nobili. Tra loro, isolato, Efesto, un dio decisamente plebeo: un artigiano zoppo (e anche i suoi aiutanti, i Ciclopi, sono deformi) che Omero descrive sudato mentre si muove tra incudini e mantici. “Anti-olimpico”, fu espulso dal cielo e riammesso solo più tardi, sposando Afrodite. Altre divinità si occupano delle opere e lasciano intravvedere una riflessione sulla sfera del fare: l’agricoltura (Demetra), il fuoco (Prometeo), la tessitura (Atena). La lezione ...
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