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22 Marzo
Secondo un lancio della Misna (agenzia degli istituti missionari www.misna.org), il 21 marzo Benedetto XVI a Luanda (Angola) ha detto durante la messa: “Mi piace andare col pensiero indietro di cinquecento anni, ossia agli anni 1506 e seguenti, quando in queste terre, allora visitate dai portoghesi, venne costituito il primo regno cristiano sub-sahariano, grazie alla fede e alla determinazione del re Dom Afonso I Mbemba-a-Nzinga…Vedete come due etnie tanto diverse – quella banta e quella lusiade – hanno potuto trovare nella religione cristiana una piattaforma d’intesa, e si sono impegnate poi perché quest’intesa durasse a lungo e le divergenze – ce ne sono state, e di gravi – non separassero i due regni!”... continua
22 Marzo
Arrivato a Beira, seconda citta’del Mozambico, dopo piu’ di due settimane di black out mediatico nelle foreste e nella savana della provincia di Sofala del Sud, ho trovato che papa Benedetto XVI, mettendo piede in Africa, ha dichiarato che l’aids “non si puo’ superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi, aumentano i problemi”... continua
22 Marzo
Mi trovo – ormai da quasi due settimane – nella provincia di Sofala, in Mozambico, in una zona chiamata Mangunde, dove opera un piccolo ospedale che ha come priorità la lotta all’aids in un’area rurale che “vanta” un indice di diffusione del virus dell’Hiv tra i più alti... continua
22 Marzo
GLI OCCHI DISPERATI Gli occhi disperati, il corpo pronto a vendersi, ecco è cosí che ci volete! Mamma ho fame, tu in Italia hai da mangiare io no! Figlia non so se è meglio avere la pancia vuota o piena dal solito miserabile di turno... continua
21 Marzo
Non sono la portavoce nè tantomeno la portaborsa di nessuno dei “portavoce istituzionali di una cultura i cui pilastri etici globali sono gli spermicidi, l’aborto moralmente indifferente, la pianificazione familiare coatta del sesso dei nascituri, la selezione eugenetica della vita e la sua riproduzione artificiale come mezzo a scopo di ricerca, fino all’eutanasia” ma scrivo e denuncio il signor Giuliano Ferrara che in Due minuti per la vita liquida la sua misera battaglia in difesa del papa scrivendo tra altre amenità: “Con grandissima boria, con infinita presunzione, con un linguaggio moralmente ricattatorio, le burocrazie che stanno al vertice delle potenze civili della vecchia Europa e le nomenclature globaliste mettono sotto accusa il Papa, dall’alto della oscena pratica di un miliardo di aborti in trent’anni, per “attentato alla vita in Africa”... continua
21 Marzo
- notizie del giorno - a cura di Paolo De Gregorio, 21 marzo 2009 -Straordinaria rivelazione della cultura sociale degli italiani: la maggioranza di essi, interrogata riguardo l’energia nucleare, nella proporzione del 55% dice sì al nucleare a patto che sia realizzato ad almeno 160 km dalla propria casa, mentre il sì al nucleare diventa solo del 15% se si tratta di costruirlo a 40 km dalla propria residenza... continua
21 Marzo
Censura, crisi economica e acquisizione illecita delle frequenze. Il cruccio delle emittenti radiotelevisive private. Alcune piccole emittenti locali radiotelevisive, attraverso l'"Associazione Contro Tutte Le Mafie", denunciano una realtà impunita e sottaciuta... continua
20 Marzo
La merenda, nella tradizione contadina, si faceva con un frutto maturo e una fetta di pane. Il cavolo, quindi, non c'entra proprio nulla con lo spuntino di metà pomeriggio: non solo è una verdura, ma crudo non lo si mangia mai! Il proverbio "entrarci come i cavoli a merenda" sottolinea dunque una certa incongruenza dell'argomento con il contesto... continua
20 Marzo
Per quanto ci si possa impegnare e si possa ricorrere a mille stratagemmi si arriverà persino a poter ritardare la primavera ma non a cancellarla. Calendario o no, la primavera arriva per scaldare la terra che riemerge dal freddo. Non è retorica. È la verità delle zolle e delle gemme, della vita di ogni essere animato, di giornate finalmente aperte a un nuovo mattino... continua
20 Marzo
Leggo che è forsa l’ora di svegliarsi, dato il Sangue a Roma: Algerino muore nel Cie di Ponte Galeria. La notizia arriva da uno degli ‘ospiti’ della struttura: stava male, non lo hanno curato. Il direttore del centro: arresto cardiaco, era tossicodipendente... continua