Proclamiamo e celebriamo la libertà come diritto costitutivo e assoluto. Ma ci sentiamo liberi davvero? Sembra che aleggi nell’aria una nebbia silenziosa, sottile che non vieta, non ordina, e nemmeno punisce. Un conformismo gentile, pervasivo, invisibile che ci invita, quasi ci obbliga, a rimanere nella comfort zone. Eppure è nel conflitto, nell’errore, nel dubbio e nell’immaginazione che si cresce e che liberi lo si diventa per davvero. Paolo Crepet, prendendo le mosse dal suo ultimo saggio Il coraggio di pensare edito Mondadori riflette a voce alta e a ...
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