“C’è luce ormai nei miei pensieri” mostra qualcosa che prima non c’era: la possibilità per un “malato di mente” di comunicare, di mettersi in gioco, di essere negli stessi luoghi e nelle stesse condizioni dei “sani”.Tutto questo è stato reso possibile da una legge, la 180 del Maggio ’78, che impose la chiusura dei manicomi e istituì i servizi di igiene mentale pubblici. 30 anni dopo degli studenti universitari si sono recati a Imola, città di quello che è stato uno dei più grandi manicomi nazionali, per girare un cortometraggio su questo anniversario.Le immagini di “C’è luce ormai nei miei pensieri” non derivano direttamente da questo corto, ma da un backstage che ha per soggetto la sua lavorazione. Sono immagini “rubate al volo”, immediate, a volte casuali, ma sono state montate allo scopo di sottolineare i meriti di questa legge partendo da un materiale più “grezzo”, ma anche più autentico.
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