Francia, 1950. La scrittrice Marguerite Duras, in lizza per il prestigioso premio Goncourt con il romanzo sull'Indocina Un barrage contre le Pacifique, viene scartata dalla giuria. Il suo impegno politico, ma soprattutto il contenuto del libro (giudicato anti-patriottico e sovversivo all’epoca) scavano un solco tra lei e l’élite letteraria. Eppure, a Duras va attribuito il merito di aver fatto luce sulla verità del colonialismo nella sua versione più predatoria, tra razzismo, umiliazioni e un sistema prostitutivo per lo sfruttamento delle donne locali. “La Perla dell’Impero” da cartolina nascondeva una realtà di asservimento e cupidigia, di cui l’autrice è stata testimone: “Tutto il letamaio delle colonie, sono io”.
A 70 anni dalla pubblicazione del capolavoro di Marguerite Duras “Una diga sul Pacifico”, attraverso questo documentario Nathalie Masduraud e Valérie Urrea rileggono le pagine di Storia della presenza francese nei territori dell’ex Indocina, la storia di “quel colossale bordello che era la colonia”.