Sei uomini del Mali, arrivati in Europa con il sogno di una vita migliore, sono sopravvissuti al viaggio attraverso il Mediterraneo su fragili barche per poi cadere nelle mani della 'Ndrangheta in Calabria. Dopo essere stati sfruttati come braccianti, lavorando nei campi in cambio di salari da fame e vivendo in misere baracche di legno, i membri della cooperativa Barikamà hanno avuto la loro rivincita.
Si sono dati il nome di Barikamà, "Resilienza" in lingua bambara -il principale dialetto del Mali, loro Paese d'origine. Di resilienza ce n'è voluta per questi sei uomini, sbarcati in Italia dopo aver rischiato la vita nel Mediterraneo. Sfruttati dalla 'Ndrangheta, la potente mafia calabrese che controlla moltissimi ettari di frutteto, si sono divincolati e hanno deciso di tentare la fortuna a Roma. Sono stati gli yogurt fatti proprio come nel Paese di origine a portar loro fortuna. Vincitori di un concorso per giovani imprenditori, hanno ottenuto permessi di soggiorno e di lavoro e hanno potuto diversificare la loro attività. Ora sono orticoltori e lavorano per far cambiare idea a una popolazione che negli ultimi anni è diventata sempre più diffidente nei confronti dell'immigrazione. Contenti dei propri successi e senza alcun risentimento, i Barikamà hanno ora una nuova ambizione: tornare in patria per sviluppare la propria attività casearia e agricola.