L'ingegnere J. W. Dunne ha sviluppato una teoria del tempo in cui la nostra percezione del tempo è considerata simile alle note suonate su un pianoforte. Avendo avuto dei sogni premonitori, decise di tenerne traccia e scoprì che contenevano eventi passati e futuri in quantità equivalenti. Da ciò ha concluso che nei sogni possiamo sfuggire al tempo lineare. Pubblicò le sue idee in An Experiment with Time, 1927, seguito da altri libri.