l nome del movimento Navdanya (che in Hindi significa nove semi) trae spunto dal rituale, molto diffuso tra le famiglie del sud dell'India, di piantare il primo giorno dell'anno nove semi in un vaso .
Dopo nove giorni le donne si incontrano portando i vasi e confrontano i risultati: vedendo quali semi si sono comportati meglio si organizzano scambi cosicché, durante il periodo della semina, tutte le famiglie possano piantare i migliori semi a disposizione, ottimizzando le scorte di cibo del villaggio.
Da questa esperienza, da questa cultura e dalla sensibilità di due donne, Bija Devi e Vandana Shiva, è nata la comunità Navdanya con lo scopo di difendere la biodiversità e creare una banca di semi da scambiare con i contadini che aderiscono al movimento riconvertendo i campi a un'agricoltura interamente biologica.
L'obiettivo è di sensibilizzare i cittadini e i governi sull'importanza delle sementi e della loro salvaguardia, dal livello locale a quello mondiale.
"Il nostro primo obiettivo è creare nei cittadini la consapevolezza del fatto che essi hanno il potere di liberare i semi e loro stessi." Vandana Shiva