Il pericolo che rappresenta l'attuale configurazione del capitalismo
della sorveglianza è di ridurre gli esseri umani
a un flusso di informazioni
guidate da intelligenze artificiali impersonali
al servizio di una ristrettissima oligarchia tecnocratica.
Proprio lo sviluppo dei condizionamenti algoritmici
ci spinge perciò a ricercare
una libertà che non sia condizionabile.
Ci sta ponendo di fronte ad una domanda antica,
che diventa nuova e per tutti:
Sussiste una sfera non condizionata, una dimensione del mio essere e dell’essere non condizionata e non condizionabile perché sciolta
da ogni condizionamento?»
Pubblichiamo la conferenza tenutasi
presso l’Auditorium del Seminario Vescovile di Mantova,
sabato 24 Settembre. È un incontro importante, da vedere e rivedere,
perché tocca una delle questioni fondamentali del nostro tempo,
ovvero la nuova soglia di liberazione individuale e collettiva,
in un sistema capace di agire sulla psiche profonda.
È ora di riscoprire perciò una dimensione del nostro essere
che sia libera da ogni condizionamento.
È ora di rovesciare il sistema
della disperazione,
per una rivoluzione non violenta e politico-spirituale.
Buona Visione!