C’è un solo modo, scriveva Aristotele, di fare a meno di schiavi e fatica umana: avere macchine intelligenti capaci di muoversi e operare da sole. Una profezia che anticipa l’era dell’automazione, o forse l’enunciazione di un sogno impossibile, realizzabile solo nel mito, dove operano artefici magici come il dio-fabbro Efesto, patrono degli artigiani, e come l’eroe Dedalo, capace di creare il Labirinto e di dar forma a statue animate. La lezione di Giorgio Ieranò per il Festival del Classico 2022.