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Massimo Mazzucco risponde a Enrico Deaglio

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Nel suo ultimo numero, Diario ha apertamente attaccato coloro che criticano la versione ufficiale dei fatti sull'undici settembre fornita al mondo dal governo americano.
E mentre ha voluto condire l'intervento con una discutibile dose di "sufficienza", lo ha fatto senza minimamente argomentare in proprio, ma riparandosi interamente dietro alla pubblicazione di un libro di Popular Mechanichs, uscito di recente negli USA presso Hearst, che sostiene di "smontare" tutte quelle che il libro definisce "tesi complottistiche".
Purtroppo a noi risulta che siano invece proprio le tesi di Popular Mechanics ad essere state smontate con facilità estrema da chi conosce appena bene la materia. Forse a Diario si sono fidati ciecamemnte del fatto che PM abbia "consultato 300 scienziati" - o almeno così dicono di aver fatto - ma questo rende soltanto più strano il fatto che il direttore stesso della rivista, David Dunbar, accompagnato dal suo "giornalista di fiducia", James Meighs, si siano ritrovati in gravi difficoltà - al punto da arrivare a mentire spudoratamente, più di una volta, sotto le telecamere - di fronte all'incalzare di due ragazzini di vent' anni, nel tentativo di sostenere quello che evidentemente non è così facile da sostenere come vorrebbero.
Accettare a scatola chiusa una qualunque tesi, senza verificare in proprio, su un argomento di tale importanza, non è certo incoraggiante da parte di chi ha la grande responsabilità di informare gli altri cittadini di quanto davvero accada nel mondo.
Massimo Mazzucco
(Sul sito luogocomune.net sono disponibili tutte le informazioni approfondite a cui si fa cenno in questa breve risposta filmata).
Visita il sito: www.luogocomune.net

Visita: contro.tv

12 commenti


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6 Ottobre 2006
11:43

Non mi capacito.... Ero un fedele ed orgoglioso lettore di Diario, ma quando ho letto questo vergognoso articolo degno di una puntata di Porta a Porta, il mio disgusto ha raggiunto livelli intollerabili. E' per me inspiegabile come un giornale di questo livello, che fa inchieste, diffonde cultura, e che soprattutto ha stima e considerazione dei propri lettori, possa produrre un articolo del genere. Mi auguro che Deaglio concederà al più presto un diritto di replica sulle pagine del suo - fino alla scorsa settimana - bel settimanale. Fino a quel giorno mi rifiuto di continuare ad acquistarlo e leggerlo come faccio da anni.

Roberto Pinzi

5 Ottobre 2006
13:10

Ottima risposta di Mazzucco, a me piacciono le risposte logiche e pacate. Secondo me le incongruenze della tesi ufficiale sono palesi, e solo una visione superficiale non può non notarle. Ho avvertito in Deaglio un chiaro disprezzo per chi segue le tesi alternative. Quasi volesse dire: chissà perché la gente da retta a delle bugie? Non mi voglio occupare dei motivi che l'han spinto a far ciò. Vorrei solo ringraziare quei coraggiosi cittadini che hanno avuto la tenacia di andare contro tutto e tutti per divulgare la verità. Saluti, Ambro

Ambro

4 Ottobre 2006
21:16

Dopo l'elefantino barbuto, che si rivela spia della Cia, non vorrei che anche il lottatore continuista Deaglio stia per avviarsi sulla strada del giornalista "Embedded" . Infatti la sua affermazione di "Bufala colossale" non sembra supportata da documentazioni per lo meno probabili e credibili, mentre sembrano più corposi la tesi sostenuta da Massimo Mazzucco e gli interrogativi che altri servizi ci hanno presentato. Personalmente non ritengo che si sia trattato di un ordine partito direttamente da Bush, ma devo prendere atto che se il mio nemico, compie un attentato che istantaneamente mi porta da un minimo di consenso , mi sembra al disotto del 30% ad un massimo superiore all'85, oggettivamente mi ha fatto un incommensurabile favore. E sulla vicenda ci sono molti altri punti oscuri, solo che contrariamente a quanto avviene in Italia, tra una quindicina d'anni potremo sapere la verità dato che da loro il segreto di stato non è permanente. maranimarcel@tiscali.it .

Marcello Marani

4 Ottobre 2006
20:39

già, è stata fino ad ora una una lettura imprescindibile nel panorama italiano, ma ora con una grossa macchia. e non per la posizione che ha preso ma per come lo ha fatto. ripeto, al posto dell'analisi, la classica sterile provocazione da Lotta Continua, che speravamo fosse cosa archiviata e che a questo Diario non si era mai vista o che comunque era sempre corsa sottotraccia. Deaglio prende posizione contro i complottisti, ma non si perita nemmeno di andare a controllare se le fonti che utilizza sono autorevoli o meno. ma per favore! Diario ha sbagliato, per colpa di questa mania delle pose da protagonisti (sempre, sottotraccia, la spocchia dogmatica di Lotta Continua che riaffora, e dispiace).

pippo

4 Ottobre 2006
19:04

Carissimi, Deaglio ha solo posto la questione sulla univocità delle voci che prendono il sopravvento. Certo, pare abbastanza scettico sull'ipotesi "complottista", ma in sostanza ha concluso dicendo che questo mondo è veramente difficile, vista l'incapacità di basarsi sui fatti e la faciloneria nel "reclamizzare" il sentito dire... Poi lasciamo perdere i commenti su Diario: è semplicemente una delle migliori letture che si possano fare nel panorama giornalistico italiano, ormai alla deriva....

tito

4 Ottobre 2006
17:27

un dubbio sulla buona fede di Deaglio ormai ce l'ho. ma soprattutto temo che sia scattato il solito meccanismo autolesionista dell'ex (ex?) di lotta continua, anche se da molti anni represso, il classico meccanismo per cui quando uno di Lotta Continua decide di seguire l'istinto, inesorabilmente sbaglia. ma cosa succede realmente nella mente di Deaglio (uso la parte per il tutto e cioè il reduce di Lotta Continua)? in realtà avviene un transfert: l'obnubilamento violentemente ideologico antisionista-antiamericano vissuto dal lottacontinuista in gioventù, di cui ora in età matura egli si vergogna - e non perde mai occasione per fare pubblica abiura e pentimento sui giornali - viene proiettato sugli altri a cui si vuole impedire di commettere gli stessi errori. con il torto di pensare che tutti siamo pervasi da odio e pregiudizio ideologico e non sappiano guardare i fatti in modo distaccato. tutti bambini da educare con impeto repressivo. ovviamente per autopunizione si finisce per fare del male agli altri, in questo caso la libera informazione e i cittadini a cui non si permette di risvegliarsi dallo stato di ebetudine indotta dai media. questo è il caso clinico di Lotta Continua. mentre in realtà chiunque sia capace di applicarsi con mente un minimo distaccata ai fatti dell'11 settembre, continua a vedere incongruenze e contraddizioni, perlomeno tante cose da spiegare: il cittadino vorrebbe capire, e si sente trattare da minore o minorato dal Deaglio di turno che reprime se stesso facendo male agli altri, pensando di essere come ogni aderente a Lotta Continua un po' il centro del mondo. e persuaso che siccome lui ha questo clic che reprime da tanti anni violentemente contro gli Usa e la cultura americana, patologia mai veramente superata, allora è logica conseguenza che ce l'abbiano tutti gli altri. ma ovviamente non è così: si curassero, pensassero alla propria salute mentale invece di quella degli altri. per queste ragioni il militante di Lotta Continua, con Adriano Sofri in testa, da sempre pronto a sposare tutte le possibili cause sbagliate e antilibertarie, è un po' l'archetipo di tutti i veri reazionari moderni.

filippo

4 Ottobre 2006
13:11

Stavo da qualche giorno meditando di abbonarmi a diario, stimo molto barbacetto, oa però ci ho ripensato!

Carlo

6 Ottobre 2006
00:34

non riesco poi a comprendere quell'espressione in copertina"boiata pazzesca",che potrebbe essere utilmente utilizzata solo quando sia stata resa una confessione su un argomento,che abbia smontato l'opinione dilagante.Qui invece mi sembra esattamente il contrario..Inoltre aspetto ancora quel grande polverone che doveva essere sollevato dalla denuncia di brogli alle passate elezioni politiche...mah

bebgie

3 Ottobre 2006
13:37

Suvvia, voi non conoscete l'indipendenza del giornalista Deaglio, è stata sicuramente un'iniziativa SPINTANEA!!!

pippo

3 Ottobre 2006
11:44

Capita a tutti un momento di confusione, anche ai migliori.

Franco