La nudità può essere un efficace strumento politico. Nella seconda ondata del movimento femminista, il no al reggiseno fu un'arma di protesta, al pari del più recente nudo di attiviste come le Femen, i cui corpi diventano vettori per gli slogan. Spogliarsi per essere visibili, ma soprattutto ascoltati: come coloro che, oggi, rifiutano la logica degli stereotipi di genere, e per i quali il nudo equivale all'espressione di un'identità non binaria.
Le convenzioni sociali, culturali e religiose in Occidente ci hanno sempre inculcato l'obbligo morale di vestirci e considerare la nudità una vergogna; molte persone ormai combattono questo tabù. Il naturismo, come suggerisce il nome, emerge in Europa nel XIX° secolo dal desiderio di sentirsi più vicini all'ambiente. Sebbene abbia avuto il suo periodo di massimo splendore in Germania Est, viene praticato sempre meno sulle spiagge del Baltico: è la Francia, attualmente, la principale meta mondiale per nudisti. Nell'era della bodypositivity, sempre più giovani si convertono, convinti che il naturismo consenta di sviluppare un rapporto sano con il proprio corpo, e di rappresentare al meglio la diversità.
Visita: www.arte.tv