La storia di Gucci inizia con Guccio Gucci, nato nel 1881 a Firenze. Dopo esperienze lavorative a Parigi e Londra, Guccio sviluppa una passione per la pelletteria di lusso. Tornato a Firenze, apre il suo negozio di pelletteria nel 1921, specializzandosi in borse, valigie e accessori in pelle di alta qualità. L'azienda Gucci cresce diventando un marchio di lusso iconico.
Negli anni '50 e '60, Gucci conosce uno sviluppo notevole, espandendosi in tutto il mondo e diventando famoso tra le celebrità di Hollywood. Tuttavia, cominciano a emergere tensioni tra i membri della famiglia Gucci, in particolare tra i fratelli Aldo e Rodolfo, riguardo alla direzione dell'azienda. Aldo promuove licenze e franchising per aumentare i profitti, mentre Rodolfo cerca di mantenere l'accento sulla qualità dei prodotti.
Nel 1982, scoppia a Firenze una violenta lite tra i membri della famiglia Gucci portando a tensioni sempre crescenti tra di loro. Nel 1983, Rodolfo Gucci muore, lasciando le sue quote a suo figlio Maurizio. Nel 1984, Aldo Gucci è arrestato per evasione fiscale. Maurizio acquisisce il controllo dell'azienda nel 1990, ma la vendita delle quote alla finanziaria Investcorp nel 1993 segna la fine del coinvolgimento della famiglia nella gestione dell'azienda.
Dopo una fase difficile, Gucci conosce una fase di rinascita sotto la guida di Tom Ford come direttore creativo e Domenico De Sole come CEO. Nel 1995, Gucci viene quotata in Borsa, ma l'acquisizione di azioni da parte di LVMH preoccupa De Sole e Ford. François Pinault, proprietario di PPR (ora Kering), interviene acquistando una parte significativa di Gucci per proteggere l'azienda da una presa di controllo da parte di LVMH. Inizia così una battaglia legale tra i due giganti del lusso.
Visita: startingfinance.com