A partire dalle acute riflessioni di Edgar Morin sull’inaggirabile paradigma della complessità, il mare “tra le terre” si configura come emblema delle contraddizioni storiche: spazio di relazione e luogo di conflitti, ponte tra civiltà e frontiera tra popoli, mare che congiunge e fondo abissale di naufraghi. Di fronte alle tragedie del nostro tempo urge contrastare la perdita di futuro e coltivare un nuovo umanesimo onnilaterale sull’onda dei valori sorgivi del Mare nostrum espressi attraverso la convivenza, la saggezza, la poesia.
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