Aristotele sosteneva che la Natura non ammette il vuoto. Quindi ci domandiamo: se la Natura è priva di vuoti, quali forme possono assumere gli elementi che compongono la realtà per incastrarsi perfettamente tra di loro senza lasciare spazi vuoti? Negli anni '30 l'artista olandese M.C. Escher si pose una simile domanda, interrogandosi su quali forme potessero avere dei tasselli in modo che, attraverso traslazioni, rotazioni e riflessioni, fosse possibile generare tutti i possibili modi di riempire il piano senza lasciare alcun spazio vuoto.
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