Nel corso degli anni, il numero delle malattie psichiatriche inserite nelle varie versioni del DSM è andato aumentando. Questa “sovrapproduzione” di disturbi psichici ha generato molti dubbi circa la validità scientifica di questi costrutti diagnostici. Assumendo come oggetto di decostruzione il linguaggio scientifico/medico, l’autore del romanzo La sindrome di Ræbenson si interroga sulla definizione stessa di disturbo mentale, sul confine tra sanità e malattia, tra scienza e pseudoscienza, tra genio creativo e paranoia.
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