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Corea del Sud: da 'paese poverissimo' a 'potenza mondiale'

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Oggi la Corea del Sud a livello economico è in tutto e per tutto una potenza mondiale, tra le prime 15 al mondo per PIL. La conosciamo soprattutto per i suoi marchi tecnologici, come Samsung ed LG. Eppure al momento della sua nascita, con la divisione delle due Coree, la Corea del Sud era decisamente un Paese povero, molto povero.

All'inizio decisamente più indietro rispetto al Nord.

Com'è stato possibile trasformare un Paese povero in una potenza mondiale?

Non aveva infrastrutture, era sottosviluppata ed era, ed è, priva di materie prime significative e risorse strategiche. Non sembrava affatto ci fossero le basi per quello che accadrà. Quello che oggi viene ricordato come il "miracolo economico sud coreano" o, da chi conosce di più la Corea, il "miracolo sul fiume Han".

Subito dopo la divisione tra Corea del Sud e Corea del Nord, nel 1948, all'opposto di oggi, era il nord ad essere molto più sviluppato. Il Nord, infatti, è più ricco di materie prime ed aveva già un punto di partenza infrastrutturale abbastanza solido.

Il Sud, invece, era in tutto e per tutto un Paese del terzo mondo, dove si faceva la fame, quasi tutti fanno una vita contadina e molti vivono con forme di economia di sussistenza.

Inoltre per un lungo periodo anche il Sud, in modo non dissimile dal Nord, è giudato da dittatori autoritari e violenti.

Di questi, però, un punto di svolta sarà segnato dalle politiche economiche del dittatore Park Chung Hee, negli anni '60 e'70.

Park, infatti, attua importanti politiche per favorire e spingere l'industrializzazione del Paese. Crea un sistema, tipico delle maggiori economie dell'Asia, le cosiddette Tigri Asiatiche, con un'economia di libero mercato gestita soprattutto dai privati ma con anche un fortissimo ruolo dello Stato.

Stato che è tra gli azionisti delle maggiori realtà industriali del Paese e si occupa di coordinare il lavoro delle diverse aziende. Sia per seguire una strategia coerente nell'interesse del Paese, sia per evitare la formazione di monopoli.

Soprattutto, poi, Park inizia a investire molto su quello che sarà la chiave dello sviluppo economico della Corea del Sud ovvero sulla formazione, sul capitale umano.

Nel 1979 Park, che comunque è un dittatore autoritario, viene assassinato. Si avvia così la democratizzazione del Paese. I nuovi governi, comunque, a livello di politica economica decideranno di proseguire la strategia iniziata da Park.

Lo sviluppo, così, va avanti e, superata la crisi degli anni '90, la Corea del Sud si consolida come una delle maggiori economie mondiali.

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