Niente capo, niente orari, niente luoghi di lavoro fissi: è la realtà in piena espansione dei cosiddetti fattorini "uberizzati", la cui giornata di lavoro dipende dagli ordini inviati dagli utenti sui loro smartphone. Si tratta di impieghi flessibili, certo, ma anche precari, privi di uno stipendio garantito, delle ferie pagate, della copertura sanitaria e della possibilità di versare i contributi per la pensione.
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