Carlo Barbante, Enrica De Cian, Maria Cristina Facchini, Fausto Guzzetti, Antonello Pasini, Antonello Provenzale, Fabio Trincardi - Cambia il clima, e allora? Cosa dobbiamo aspettarci e cosa possiamo fare?
Abstract: Carlo Barbante
La memoria del ghiaccio.
Le carote di ghiaccio, estratte dai ghiacciai di montagna, forniscono una serie di informazioni climatiche e ambientali, tra cui dati su temperatura, precipitazioni, chimica atmosferica, contaminazione antropica, velocità del vento e aridità. Le carote di ghiaccio alpine possono anche fornire prove del clima regionale naturale prima dell'interferenza umana. Tuttavia, i ghiacciai di tutto il mondo, compresi quelli delle Alpi, si stanno ritirando e sciogliendo anche ad altitudini di 6000 metri sul livello del mare.
Enrica De Cian
Il ruolo dell’economia e degli economisti in un clima che cambia.
Il cambiamento climatico impone di rivedere il paradigma di crescita degli ultimi 60 anni. Ciò sembra voler dire abbandonare le logiche di mercato. Già alla fine dell’800 gli economisti sapevano che i mercati non sono in grado di fornire beni pubblici quali aria pulita, clima stabile e conoscenza. Per questo, servono istituzioni governative e forme di associazionismo. L’intervento illustra politiche ambientali ed economiche per ridirezionare lo sviluppo economico, i costi dei cambiamenti climatici, e proposte economiche per salvare il pianeta.
Maria Cristina Facchini
L'inseparabile interconnessione fra salute del sistema Terra e benessere umano: planetary health.
L’uomo ha raggiunto il più alto livello di salute della sua storia, ma il prezzo è stato pagato dal pianeta Terra. La pressione esercitata sul sistema Terra sta aumentando e pone sfide quali l’aumento di temperatura, la perdita di biodiversità, inquinamento di aria, acqua e suolo, malattie mentali e salute dei bambini. È necessario un radicale cambio di paradigma e l’adattamento dei sistemi socio-politico-economici a planetary health, costruendo l’interconnessione fra salute del sistema Terra e benessere umano.
Fausto Guzzetti
Il clima cambia, ma con quali effetti? Perché la cosa dovrebbe interessarci? Nelle terre bagnate dal Mare Nostrum i cambiamenti climatici avranno effetti sull’ambiente, la salute, le popolazioni e l’economia. Cosa dobbiamo aspettarci e cosa possiamo fare? Ne parlo con sei esperti che si occupano del tema da punti di vista diversi: dalle nevi e i ghiacciai agli incendi, dal mare alla salute umana, dalle migrazioni alle politiche economiche dell’Unione Europea. Un appuntamento per chi vuole sapere cosa ci riserva il futuro.
Antonello Pasini
Migrazioni climatiche nel Mediterraneo.
Gli impatti climatici sull’Italia non sono solo quelli che vediamo direttamente sul nostro territorio, ma, in un sistema globalizzato come quello climatico, ciò che avviene anche lontano nel mondo ci può influenzare. È questo il caso dei cambiamenti climatici nella fascia del Sahel, che contribuiscono alle migrazioni sulla rotta mediterranea. In questo intervento si presenta brevemente il contesto climatico africano e i suoi impatti sulle migrazioni umane nel Mediterraneo
AntonelloProvenzale
Come funziona il clima della Terra?
Negli ultimi decenni, sono notevolmente aumentati gli episodi di siccità in tutto il bacino del Mediterraneo. Oltre all’impatto diretto sulla disponibilità di risorse idriche e sull’agricoltura, è anche aumentato il rischio di incendi estesi, difficili da controllare. In particolare, le previsioni per i prossimi anni indicano un possibile forte aumento dell’area bruciata annualmente dagli incendi boschivi. In questo intervento, discutiamo quali siano gli strumenti che la Scienza e la tecnologia ci mettono a disposizione per mitigare questi rischi.
Fabio Trincardi
Il Mar Mediterraneo e il riscaldamento globale.
Il Mediterraneo è un “hot-spot” del cambiamento climatico. Si scalda più velocemente della media del Pianeta, con conseguenze per ambiente, ecosistemi ed economia. Cambi di circolazione delle masse d’acqua causano la diminuzione dell’ossigenazione al fondo; l’assorbimento di CO2 causa l’acidificazione delle acque mettendo in pericolo gli organismi calcificatori; la siccità facilita la desertificazione delle piane costiere e la fusione dei ghiacci ne causa il progressivo annegamento. Come pensare l’economia blu in questo quadro precario?
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