215 utenti


Libri.itI RICORDI DELLA VECCHIA QUERCIAEDMONDO NEL SANTUARIO PER ANIMALISANTUARI DI ANIMALI LIBERIIL GENIO DEI BIGODININ. 226 OFFICE (2017-2024) MONOGRAFIA
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Presentazione del libro 'Sindrome 1933' di Siegmund Ginzberg

ArcoirisTV
1.2/5 (17 voti)
Condividi Segnala errore

Codice da incorporare

Dimensioni video

Scheda da incorporare

Riproduci solo audio:
Arcoiris - TV
20 settembre 2019 Biblioteca Europea

Incontro con l'autore di "Sindrome 1933" di Siegmund Ginzberg (Feltrinelli 2019)
Furio Colombo dialoga con Siegmund Ginzberg, autore del caso letterario Sindrome 1933 (Feltrinelli, 2019). Modera l'incontro: Antonella Ottai. Letture di: Bruno Maccallini.
Realizzazione video Mediateca Roma, riprese e montaggio Gianmaria Scibilia, Biblioteche di Roma 2019

Sindrome 1933
La campagna elettorale permanente, un partito che non è di destra né di sinistra ma “del popolo”, un improbabile contratto di governo, la voce grossa che mette a tacere i giornali, l’odio che penetra nel discorso pubblico, le accuse ai tecnici infidi, il debito, la gestione demagogica e irresponsabile delle finanze. Sono le analogie che minacciano il presente e rischiano di farlo somigliare pericolosamente a un passato che credevamo di esserci lasciati alle spalle. Quando Hitler nel 1933 divenne cancelliere del Reich, i cittadini tedeschi cominciarono a seguire incantati il pifferaio che li portava nel burrone. La cosa più strana, ma niente affatto inspiegabile, è che avrebbero continuato a credere religiosamente in lui anche dopo che erano già precipitati. “I nazisti,” scrive Ginzberg, “non erano bravi solo in fatto di propaganda. Toccavano tasti cui la gente era sensibile, blandivano interessi reali e diffusi (non solo gli interessi del grande capitale, come voleva la vulgata). A elargizioni concrete corrispondeva un consenso reale, crescente e formidabile. La cosa che più impressiona è come siano riusciti a trovare consenso anche sui comportamenti più atroci e disumani del regime.” Le analogie superficiali possono portare fuori strada. Eppure non possiamo farne a meno. La mente umana funziona per analogie. Le analogie si sono sempre rivelate uno strumento potentissimo per capire e distinguere, cioè l’esatto contrario del fare di ogni erba un fascio.

Visita: www.bibliotechediroma.it


Per pubblicare il tuo commento, riempi i campi sottostanti e clicca su "Invia". Riceverai una email con la richiesta di conferma.