A causa del riscaldamento globale, sempre più lavoratori sono esposti al clima afoso, con conseguente allarmanti sulla loro salute. In alcune parti del mondo si registrano migliaia di morti premature, provocate dagli effetti del caldo durante le ore di lavoro, come nel caso dei migranti nei cantieri del Golfo Persico. La produttività stessa risente dell'aumento delle temperature, come in India, dove le sarte boccheggiano all'interno di baraccopoli simili a fornaci. Si stima che l'economia globale perda più di 2.000 miliardi di dollari ogni anno a causa delle ondate di calore. Dal Nord America al subcontinente indiano, passando per l'Europa, questa inchiesta mette in luce il preoccupante impatto del cambiamento climatico sul lavoro. Dando la parola a esperti; politici e membri di ONG, oltre che a diretti interessati impegnati sotto il sole cocente, il film evidenzia la necessità di ripensare i metodi di produzione, la legislazione (oggi praticamente inesistente) che regola le attività produttive in relazione al clima e nelle grandi città, per adattarsi alla nuova realtà e proteggere chi è in prima linea.
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