A un anno dall'elezione di Javier Milei alla presidenza del Paese, l'Argentina si ritrova ad affrontare una nuova crisi esistenziale. Il leader populista ha infatti impresso una strategia revisionista che sta scuotendo le fondamenta storiche nazionali, rimettendo in discussione fatti e numeri relativi agli orrori della dittatura militare in auge dal 1976 al 1983.
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