1982: i cinema di tutto il mondo proiettano l'ultima fatica del giovane Steven Spielberg, 'E.T. l'extra-terrestre'. Il film emoziona (fino alle lacrime) centinaia di milioni di spettatori e si impone come il più grande successo della storia della 7a arte, grazie ad una creatura completamente inedita: un alieno pacifico, divertente e innocuo, esattamente l'opposto dei suoi "predecessori" sul grande schermo. Esso diventerà uno dei personaggi-chiave della cultura pop mondiale, ma il film non ha nulla a che vedere con il genere commerciale: opera personale e a basso budget, E.T. è soprattutto la metafora dell'infanzia dello stesso Spielberg, ferito dal divorzio dei genitori; la storia di un ragazzo solitario e dell'insolita amicizia con un bambino smarrito quanto lui. In occasione del 40° anniversario dell'uscita di questo "blockbuster intimo", vi raccontiamo la genesi di un capolavoro noto a tutti, e malgrado ciò, ancora poco conosciuto...
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